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In Siria la libertà delle bambine è in pericolo

In Siria la libertà delle bambine è in pericolo

Dopo 12 anni di crisi in Siria la vita è più dura che mai per le famiglie sfollate. Il conflitto siriano è scomparso dall’attenzione mediatica mentre milioni di bambini/e non hanno mai conosciuto una vita diversa. 

LE TRE SORELLE DA ALEPPO 

Mariam, Bissan e Ghazal sono tre sorelle nate ad Aleppo, la città che tristemente rinomata per l’assedio e per le atrocità nei confronti dei civili in fuga. Sei anni fa hanno perso il loro fratello di 10 anni durante un bombardamento. Poco dopo anche la madre. Mariam è la più piccola, ha 8 anni e da grande vuole fare la pediatra. A Bissan, 11 anni, le piace cantare. Ghazal ha 13 anni, è la più timida e le piace giocare a calcio.  

LA FUGA A RAQQA 

Mariam e Bissan sono nate durante la guerra siriana mentre Ghazal aveva solo 1 anno quando è scoppiato il conflitto. Sono fuggite da Aleppo e si sono rifugiate a Raqqa dove oggi vivono con il padre e con la madre adottiva Nada.

La guerra in Siria ha comportato costi altissimi per la salute mentale dei/lle bambini/e, che hanno dovuto affrontare lutti e sfollamenti. A Raqqa Un Ponte Per ha aperto tre Spazi Sicuri per garantire protezione e benessere psicologico a bambini/e, ragazze e donne.  

TORNARE A SORRIDERE 

“Erano timide e non volevano mai trascorrere il loro tempo con altri bambini”, ci racconta Nada. “Due anni fa io e il padre le abbiamo portate nello Spazio Sicuro di Un Ponte Per e nell’ultimo anno stiamo vedendo grossi progressi. Interagiscono di più e hanno amici sia qui che scuola”.

Sei anni dopo la battaglia di Raqqa, le bambine e i bambini crescono ancora tra le macerie. Il 60% di loro non va a scuola. “È difficile crescere un figlio qui” ci confida Nada preoccupata. “Ancora più difficile è crescere una figlia”.   

«Amiamo le attività che si fanno nello Spazio Sicuro. Possiamo cantare e anche disegnare perché ci danno tutto l’occorrente. E poi qui possiamo esprimere le nostre opinioni»

“Sono Lasu, Specialista in Protezione a Raqqa con Un Ponte Per. Lavoriamo per garantire protezione e diritti a bambini/e esposti a violenze, lavoro minorile, matrimoni precoci. Li aiutiamo ad identificare i rischi e forniamo loro gli strumenti necessari per denunciare episodi di violenza e abuso, diffusi specialmente tra le bambine e le ragazze”

COSA PUOI FARE TU 

Partecipa alla nostra campagna “Libere di rompere”. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per rompere i muri di stereotipi e di oppressione che discriminano le bambine e le donne nel nord est della Siria.

Aiutaci a far sorridere le bambine nei nostri Spazi Sicuri, curando traumi, contrastando violenze e prevenendo lavoro minorile e matrimoni precoci.